Nel 2020 ho deciso di dare vita al mio canale YouTube, che era rimasto inattivo per molti anni. Non avevo mai avuto il coraggio di farlo prima, né avevo le idee chiare su come procedere. È stato allora che ho deciso di collaborare con il compositore Siesar Nick per creare delle musiche per il mio canale YouTube, tra cui “Beatrice’s Theme”.
L’inizio.
Ho discusso con Siesar della mia visione per il canale e del mio desiderio di dedicarlo all’arte e alla cultura – i miei campi di lavoro.
Il nome del canale all’epoca non c’era, o meglio, il canale portava semplicemente il mio nome e cognome.
Siesar mi ha chiesto come avrei voluto strutturare il canale, come avrei voluto chiamarlo, e quali sarebbero stati i suoi contenuti: se sui contenuti avevo ormai le idee chiare, sul resto molto meno.
Siesar ha deciso allora di creare una musica.
E Siesar ha deciso di creare una musica che rappresentasse me più che il canale. Questa musica avrebbe potuto essere utilizzata come colonna sonora generale, ovunque, nel mio canale. E, conoscendomi già, Siesar ha cercato di creare un tema musicale che mi rappresentasse – secondo la sua idea progettuale e la sua creatività.
L’idea.
Siesar ha cercato quindi di pensare a un tema, a una musica, che mi rappresentasse – naturalmente secondo lui, secondo la sua idea progettuale, e secondo la sua creatività.
Ha basato la composizione su quello che pensava di me, perché nella sua mente questa musica doveva raccontare la mia storia. Ecco perché ha dato a questo brano il nome “Historia, Beatrice’s Theme”. È stato Siesar a scegliere questo titolo, non io.
Siesar, oltre a riflettere sulle sue impressioni su di me, ha dedicato del tempo per discutere con me e capire quali fossero le sensazioni, gli ambienti, i colori, gli animali, e i pensieri che mi erano più vicini. Queste conversazioni hanno contribuito a formare lo scheletro della composizione.
E, dopo aver raccolto quante più informazioni possibili, Siesar ha iniziato a lavorare sulla composizione, cercando di capire quali armonie potessero creare quelle sensazioni. Da qui, il brano ha iniziato a prendere forma.
La creazione.
Inizialmente la composizione era un semplice loop che derivava dall’esperienza di Siesar nella scrittura di musiche meditative e rilassanti. Tuttavia, questa prima idea non lo soddisfaceva completamente.
Mentre valutava l’armonia e gli strumenti da utilizzare, Siesar ha avuto l’idea di inserire una voce femminile sotto forma di vocalizzo lirico. Questa idea è nata dal fatto che io, oltre a suonare il pianoforte, canto lirico. Purtroppo, a causa della pandemia, il progetto di registrazione non è mai stato realizzato.
Per non ritardare ulteriormente la realizzazione del progetto, quindi, Siesar ha deciso di utilizzare una voce campionata, cercando di scegliere una voce il più possibile simile alla mia.
La composizione è continuata. Siesar ha sviluppato ulteriormente la sensazione creata nella prima parte del brano, rendendolo più strutturato e con una melodia più forte. Alla fine, Beatrice’s Theme è diventato un brano completo, non solo un sottofondo per un eventuale video introduttivo del mio canale.
Vedendo che la musica rappresentava bene ciò che sono e le mie sensazioni, e che evocava un ambiente naturale, i movimenti fluidi e tranquilli della natura, e una luce serena, Siesar ha deciso di scegliere le immagini per il videoclip che avrebbe accompagnato il brano. Ha scelto immagini che rappresentassero questi ambienti, questa luce, e queste sensazioni corporee – acqua, aria, uccelli, e vegetazione.
Da qui, dice Siesar, è nata la sua idea per la creazione di nuovi brani in stile meditativo e rilassante. È stato proprio “Beatrice’s Theme” a dargli l’idea di come realizzare questi tipi di brani. Stava cercando da tempo di ricreare questo tipo di musica in un modo diverso da quello tradizionale – con suoni continui e ripetitivi – cercando invece qualcosa con una linea armonica e melodica più strutturata.
Il brano.
Il brano inizia con un rintocco di suoni cristallini, che mi danno – essendo sinestesica – una sensazione di freschezza e di chiarore argenteo. Si può già percepire, in sottofondo, quel colore continuo che accompagnerà tutto il brano.
Questi suoni persistono per qualche secondo, poi entra la voce. Una voce piana, un canto disteso, che introduce il tema del brano.
Dopo l’esposizione del tema, “Beatrice’s Theme” inizia ad aprirsi. Entra una parte ritmica, leggermente percussiva, che inizia a muovere la musica e che continuerà per tutto lo sviluppo del brano. La voce prosegue sulla percussione, esponendo il tema che varia leggermente nel tempo.
Gradualmente, quasi impercettibilmente, altri strumenti si aggiungono, ampliando il campo sonoro. Non ci si accorge subito del loro ingresso, fino a quando ci si rende conto che il brano si è ingrandito e continua ad espandersi.
Il tema continua a ripetersi, come nell’idea di un bolero, crescendo sempre più, allargandosi sempre più, sostenuto da un crescendo di strumenti e di colore. E si conclude quasi senza risoluzione, suggerendo che il brano potrebbe continuare all’infinito.
Certo, come dice il compositore, a un certo punto questa composizione deve terminare. Ma non voleva una conclusione netta che indicasse un inizio e una fine definita. “Beatrice’s Theme” ha un inizio, ma potrebbe non avere mai una fine.
Il mio nome: perché mi chiamo “Beatrice’s Theme”.
Questo brano mi rappresenta. Sì, posso affermare con sicurezza che questa musica mi rappresenta. E anche il videoclip.
Amo profondamente questa musica, anche perché è un vero privilegio avere una musica composta appositamente per sé, per la propria personalità, e per la propria voce. Questo brano è stato pensato per me, per descrivermi, e per essere cantato dalla mia voce. Non abbiamo ancora fatto una registrazione con la mia voce, ma ho intenzione di farlo in futuro.
Sono orgogliosa di avere questo brano e ogni volta che lo ascolto mi commuove.
E alla fine – o forse dovrei dire all’inizio – dei miei progetti ho deciso come avrei chiamato la mia identità online: Beatrice’s Theme. Mi sembrava doveroso.
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